Non accenna a diminuire, ad Anzio, il dissesto idrogeologico nella zona di Rivazzurra, in special modo lungo il costone roccioso che volge al mare e a cui si arriva dal parcheggio comunale di via Ardeatina, di fronte alla caserma dell'Esercito.

Il crollo originario - risalente ad alcuni anni fa - aveva visto finire verso il mare un grosso blocco di rocce, con conseguente apertura di un crepaccio con vista sul Tirreno. L'area, subito dopo i cedimenti, venne delimitata con una recinzione, in attesa di interventi di messa in sicurezza a carattere strutturale.

Da quel momento, però, poco o nulla è stato fatto e, giorno dopo giorno, l'area interessata dal crollo si è ampliata sempre di più.

Una situazione grave, peggiorata nel corso dell'ultimo inverno (fra i più piovosi degli ultimi anni), con conseguente discesa dell'acqua verso il mare in grande quantità. Chiaramente, l'acqua ha portato con sé anche la roccia e la grossa voragine è diventata sempre più larga e profonda, dando vita a un burrone che, ormai, comincia all'interno del parcheggio comunale.

Chiaramente, con l'arrivo del ponte che comprende 25 aprile e primo maggio, durante il quale moltissime scuole saranno chiuse e tante persone hanno già deciso di prendere qualche giorno di ferie, la preoccupazione cresce: infatti, in quel parcheggio che porta alla spiaggia libera e a uno stabilimento balneare arriveranno i veicoli di cittadini e turisti, pronti a recarsi in uno dei punti più caratteristici della costa anziate.

Il fatto, però, che il burrone sia recintato con della semplice rete da cantiere sorretta da alcuni tondini in ferro e che la voragine tenda ad allargarsi, potrebbe rappresentare un problema.

Nell'attesa di un intervento risolutivo della faccenda, potrebbe essere utile delimitare con elementi maggiormente sicuri questa zona che continua a crollare.