Hanno chiesto tutti di essere processati con il giudizio abbreviato, un rito che consente agli imputati di ottenere la riduzione di un terzo della pena e quindi punteranno ad un sensibile sconto in questo modo.
E' stata fissata per il prossimo 8 giugno in Tribunale a Latina, l'udienza davanti al giudice Giuseppe Cario nei confronti dei complici di Domenico Bardi, il 41enne di Napoli che aveva rubato in casa dell'avvocato Palumbo e che era stato ucciso a colpi di pistola dal professionista pontino durante la fuga. L'uomo era stato colpito da una distanza inferiore ai dieci metri - come è emerso nel corso dell'esame autoptico - mentre stava scendendo da una scala a pioli ed era stato colpito all' altezza dell'emitorace sinistro.
Dopo che il pubblico ministero Simona Gentile titolare dell'inchiesta ha chiuso le indagini e ha puntato sul giudizio immediato cautelare, alla luce dei riscontri che riguardano l'ipotesi di reato di furto, il collegio difensivo ha scelto dei riti alternativi e se in un primo momento l'ipotesi poteva essere quella del patteggiamento, alla fine il collegio difensivo ha scelto per il rito abbreviato.
Due imputati sono detenuti in carcere dallo scorso dicembre: si tratta di Salvatore Quindici e Giuseppe Rizzo entrambi di Napoli del rione Traiano, a poca distanza dall'abitazione di Domenico Bardi, mentre gli altri due imputati sono agli arresti domiciliari, si tratta di Antonio Bellobuono e Mariarosaria Autori. L'accusa è quella di furto aggravato, un reato derubricato rispetto a quanto contestato in un primo momento dal giudice per le indagini preliminari Laura Matilde Campoli che aveva puntato sulla contestazione di rapina impropria.
Il caso
Furto in via Palermo, gli imputati puntano al rito abbreviato
Latina - L'udienza è fissata per il prossimo 8 giugno in Tribunale