Dovranno lasciare la loro abitazione, senza alcun preavviso e senza neanche aver avuto il minimo sentore che, da un giorno all'altro, si sarebbero dovuti arrangiare per trovare un posto in cui vivere, seppur temporaneamente. E la domanda che si pongono tutti è una soltanto: dove andranno ora? Cosa faranno? E, soprattutto, quando potranno tornare a casa loro?
È questa la storia che si apprestano a vivere ben undici famiglie di una palazzina tra via Emanuele Filiberto e via Curtatone, che proprio ieri hanno dovuto iniziare a fare i bagagli perché la struttura non è più sicura.
Tutto ha avuto inizio venerdì pomeriggio, quando un'inquilina, che vive al terzo e ultimo piano, ha chiamato un vicino dopo aver visto una crepa di grandi dimensioni sul soffitto. Il residente, corso sul posto, non ha fatto in tempo a entrare nell'abitazione che, subito, è crollato un pezzo di intonaco dal solaio.
Immediata la chiamata ai vigili del fuoco, che sono intervenuti per un primo sopralluogo sul tetto, dove è stato individuato un cedimento importante, dovuto probabilmente a delle infiltrazioni.
Da qui le prime disposizioni per mettere in sicurezza i residenti ancor prima della redazione di un'ordinanza: vista la grave situazione, non si poteva attendere un atto pubblico.
La signora dell'ultimo piano, il cui appartamento è proprio sotto il cedimento, è stata quindi fatta evacuare. Ma, sempre giovedì, tutti i residenti dell'ultimo piano sono stati informati che a breve anche loro avrebbero dovuto lasciare le loro case.
Ieri c'è stata una svolta, purtroppo non positiva: tutta la scala, ossia il civico 149 di via Emanuele Filiberto, deve essere abbandonata al più presto.