Due cani sfregiati dall'acido e scatta la denuncia della padrona ai carabinieri. E' accaduto nelle scorse ore a Norma, in una villetta dove la donna vive con la madre al piano terra con giardino annesso. Al piano superiore ha invece sede una casa famiglia che si occupa di fornire assistenza a minori extracomunitari. Stando al resoconto riportato sull'atto di denuncia-querela, la proprietaria dei due animali - un meticcio di tre anni con mantello beige di nome Asky e una meticcia di un anno con mantello bianco e nero di nome Mia - al momento del fatto non era in casa perché impegnata al lavoro ma è stata avvertita sia dalla mamma che dal compagno, i quali si sono preoccupati per i lamenti insoliti dei due cani e per il forte odore di acido nell'aria. Una volta tornata a casa, la donna ha potuto constatare con i propri occhi la situazione: evidenti bruciature su più parti dei corpi dei due meticci e l'aria ancora impregnata dall'acido.
Sempre da quanto riportato dalla donna sulla denuncia presentata ai carabinieri, a quel punto sono stati contattati gli operatori della casa famiglia perché «sull'erba e sul mattonato del giardino - si legge - c'erano evidenti macchie in corrispondenza delle finestre e del balcone della loro sede».
Macchie che apparivano più evidenti proprio dove erano posizionate le ciotole dei due cani. «Una delle operatrici della struttura, osservate le macchie e sentita la puzza di acido - continua la donna nella denuncia - ha ammesso che qualcuno, dal piano superiore, doveva aver gettato dell'acido ma poi non è stata in grado, così come gli altri suoi colleghi interpellati sull'episodio, di indicare un responsabile per il deprecabile gesto».
Adesso i due cani, dopo essere stati visitati da un veterinario, sono ancora costretti a sottoporsi a delle cure e «con ogni probabilità - spiega la proprietaria nella denuncia - porteranno in maniera permanente i segni dell'aggressione subita. Per questo chiediamo che si risalga al colpevole per la giusta punizione. Dovesse trattarsi di un minore la responsabilità dovrà ricadere su chi, per legge, ha obblighi di controllo e vigilanza nella casa famiglia».