Nuova udienza ieri per la morte di un uomo, un paziente di 82 anni, che nell'ottobre del 2010 aveva perso la vita a causa del cattivo funzionamento dell'ascensore al Santa Maria Goretti. Ieri in aula sono stati ascoltati due testimoni della difesa, tra cui i responsabili  società appaltatrice per gli ascensori e un manager operativo che verificava i lavori eseguiti negli ospedali. I due testimoni di fronte alle domande del pm e del giudice Laura Morselli, hanno sostenuto che l'azienda appaltatrice non aveva competenze specifiche e che si avvaleva di società sub appaltatrici in merito ai lavori da eseguire. Alla fine il processo è stato rinviato al prossimo 11 giugno quando è prevista la discussione con la relativa sentenza.  Sono due gli imputati con l'accusa di truffa e omicidio colposo. In base a quanto hanno contestato gli inquirenti  due imputati con atti falsi avrebbero attestato che era stata eseguita la manutenzione degli ascensori del Goretti disposta dalla Asl e pagata dalla Regione ma in realtà - sempre secondo le accuse - non sarebbe stata compiuta come era previsto dalla procedura dell'appalto omettendo - ha sostenuto l'accusa anche di mettere le fotocellula per evitare la chiusura improvvisa delle porte. A causa di un incidente era morto Francesco Trotto, 82, anni morto mentre stava andando in dialisi.