Un diverbio scoppiato per un banale incidente stradale è degenerato in rissa tra una decina di persone sabato notte a ridosso del quartiere dei pub, nel centro di Latina. Due giovani coppie sono dovute scappare, per rifugiarsi nella vicina Questura, dopo essersi ritrovate in una violenta zuffa con i gestori di un locale di corso Matteotti e alcuni loro clienti. Tutti volti noti alle forze dell'ordine questi ultimi, mentre la titolare dell'esercizio e sua figlia sono familiari di tre detenuti.
La scintilla è scoppiata quando la proprietaria del locale, spostando la propria macchina dal posto auto lungo corso Matteotti, ha urtato inavvertitamente un'automobile in transito sulla quale viaggiavano le due coppie. Le parti inizialmente sembravano essere d'accordo per la constatazione amichevole, ma una serie di commenti stizziti e un po' coloriti, che sarebbero stati pronunciati da una delle due ragazze della vettura danneggiata, avrebbero scatenato una reazione tanto inattesa quanto violenta. Gli animi infatti si sono scaldati rapidamente.
Quando la figlia della proprietaria del locale ha sentito le parole pronunciate nei confronti della madre, si è fatta avanti e ha aggredito la ragazza. In pochi secondi è scoppiato il parapiglia, perché altri giovani clienti del locale si sono fatti avanti per dare man forte, tra i quali alcune ragazze legate al clan rom Di Silvio, e a loro volta gli altri che viaggiavano sull'auto danneggiata sono intervenuti prontamente in difesa della ragazza.