Revocati i domiciliari per M.L., al quale, accusato di detenzione ai fini di spaccio di droga, sono stati imposti gli obblighi di dimora a Itri. A deciderlo, il Tribunale del Riesame, che ha parzialmente accolto il ricorso promosso dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Atena Agresti. Il giovane era stato arrestato nelle scorse settimane insieme ad altre due persone perché trovati in possesso di 25 dosi di marijuana (20,3 grammi) occultate nel porta fusibili nel cofano motore della vettura controllata dai carabinieri, cinque dosi di hashish (9,2 grammi) occultate nel parasole e 12,5 grammi di cocaina nascosti all'estremità delle barre della cappotta esterna dell'utilitaria. La "spiegazione" fornita durante l'interrogatorio dal gip è che la droga fosse destinata allo "sballo" durante la festa di addio al celibato di un amico e che anche i soldi rinvenuti, circa mille euro, servissero a tale scopo, per pagare donne, hotel e «intrattenimenti ulteriori». I difensori, nel presentare ricorso al Riesame, hanno fatto leva appunto sull'uso di gruppo dello stupefacente. Il Tribunale ha quindi deciso di sostituire la misura degli arresti con l'obbligo di dimora. Motivazioni in 30 giorni.
Cronaca
Droga per l'addio al celibato, disposto l'obbligo di dimora
Itri - Accolto parzialmente il ricorso al Riesame della difesa, che punta sull'uso di gruppo dello stupefacente
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Federico Domenichelli
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