Aggredisce i genitori in casa, minaccia di "sgozzare i nipoti" se sarà denunciato: la polizia ha arrestato Marco Faiola, 46 anni, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Giovedì attorno alle 22 la polizia di Latina è intervenuta in via Filiberto dopo una segnalazione al 113 proprio dai genitori dell'uomo, che chiedevano aiuto.


Giunti sul posto i poliziotti bloccavano immediatamente sul portone d'ingresso dell'abitazione un giovane in evidente stato di agitazione psicofisica, che appena visti gli operatori di polizia cercava di giustificare l'aggressione appena compiuta nei confronti della madre.

I genitori dell'aggressore hanno raccontato che, al loro diniego di utilizzare la propria autovettura, il ragazzo si scagliava contro di loro con violenza. Ne scaturiva una violenta lite che si concretizzava nello strattonamento della madre che veniva spinta via con violenza e comportamento che le procurava lesioni a seguito di un urto con la testa contro lo spigolo di un armadio; la donna riferiva che, il figlio era solito avere questi comportamenti aggressivi e violenti verso di loro; in effetti dagli accertamenti effettuati dagli operatori emergeva che nei confronti dell'aggressore era già stato disposto un allontanamento dalla casa familiare per precedenti maltrattamenti in famiglia, ma che la madre aveva deciso, nonostante il provvedimento interdittivo, di riprenderlo in casa. Al momento di essere tratto in arresto l'uomo, rivolgendosi alla madre, la minacciava pronunciando testuali parole " se mi denunci giuro che sgozzo i tuoi nipoti" simulando con la mano il gesto di tagliare la gola. La donna, soccorsa dai sanitari del 118, rifiutava di essere trasportata presso il locale pronto soccorso per le cure del caso; veniva comunque refertata con prognosi di 15 giorni per le lesioni subite. In sede di denuncia la donna manifestava timore e paura per la propria incolumità e quella degli altri membri della propria famiglia. Faiola è stato tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati in flagranza ed associata presso la locale casa circondariale a disposizione della competente Autorità giudiziaria.