Nove laureandi in Ingegneria Civile e Meccanica del DICeM - Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale - accompagnati dal professor geologo Michele Saroli hanno visitato il campo "25 ponti" e la centrale Capodacqua.
Due fonti di approvvigionamento idrico molto importanti per il sud pontino.
«Tra questi ragazzi potrebbero esserci i nostri ingegneri di domani. È stato bello vedere nei loro occhi la passione e l'interesse per argomenti molto tecnici e complessi, che hanno però l'obiettivo di migliorare e rendere più semplice la vita di tutti i giorni»,  hanno commentato dalla società di gestione.
Ricordiamo che il campo pozzi dei 25 ponti è un'opera recente, avviata l'anno scorso a seguito della grave crisi idrica che ha colpito l'intero sud pontino.
Attualmente è in corso la conclusione dei lavori per l'attivazione del secondo pozzo, mentre dopo si procederà con gli interventi per i pozzi 3 e 4 ed infine 5 e 6.
«Ogni pozzo si stima che porterà circa 1,6 milioni di metri cubi di acqua all'anno. Su tale progetto, particolare importanza rivestono gli studi in corso sul cuneo salino. La realizzazione dei pozzi, infatti, è coadiuvata da uno progetto congiunto che Acqualatina sta portando avanti con l'università "La Sapienza di Roma", supervisionato a livello istituzionale dal Comune di Formia, finalizzato proprio all'individuazione della profondità massima di scavo, data la presenza di un cuneo salino proveniente dal mare», hanno specificato dalla società.