È uscita poco fa dopo una camera di consiglio durata oltre due ore la sentenza per la morte di Karin Dalla Senta, la giovane di 26 anni di Latina deceduta per una appendicite trasformatasi in peritonite e che non era stata diagnosticata tempestivamente. Il dramma era avvenuto nell'aprile del 2013 e sul banco degli imputati erano finiti medici e infermieri tra cui alcuni del Goretti. Il giudice Laura Morselli ha assolto l'infermiere del 118 che aveva ricevuto la chiamata di intervento e aveva insistito nel trasportare la ragazza con un mezzo di soccorso, condannato il medico di base che aveva visitato la ragazza a un anno e quattro mesi, nove mesi per il medico di guardia del Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti di Latina e sei mesi di condanna all'infermiera del triage del Santa Maria Goretti e ad un'altra infermiera. Liquidata una provvisionale di 30mila euro a ciascuna parte civile con quantificazione del danno. Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra 90 giorni. "Abbiamo ottenuto giustizia - hanno detto i familiari della ragazza rappresentati dagli avvocati Emanuele Ceccano ed Oronzo Memmola - l'infermiere del 118 ad esempio aveva insistito nel trasportare Karin in ospedale ed è giusto che sia stato assolto". In aula alla lettura del dispositivo dopo che oggi il pubblico ministero Valerio De Luca aveva formulato le sue richieste di condanna e il collegio difensivo aveva chiesto le assoluzioni, erano presenti il papà, la mamma e i due fratelli, di cui uno gemello di Karin.