I disagi che si vivono negli uffici del giudici di pace di Latina proseguono e i problemi riaffiorano ancora una volta. E' l'Ordine degli Avvocati di Latina che con una nota chiede un intervento al presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti per l' ufficio giudiziario di viale Le Corbusier. Le disfunzioni erano state segnalate già nei mesi scorsi con una nota inviata alla presidenza in merito alle iniziative che erano state intraprese per risolvere alcune criticità che invece permangono e che hanno spinto il presidente degli Avvocati Gianni Lauretti ad intervenire. «C'è una situazione di stallo lamentata già in passato che non è più tollerabile - ha scritto nella nota il presidente - e rinnovo la mia richiesta per un intervento fattivo e anche per la stesura dei protocolli di udienza per risolvere o limitare le carenze». Il problema dell'ufficio del giudice di pace resta dunque sempre un nervo scoperto nell'amministrazione della giustizia. Lo scorso inverno erano stati segnalati dei problemi relativi alla mancanza di riscaldamento con i dipendenti costretti a lavorare indossando il cappotto. Ma c'era anche altro, tra cui il disomogeneo regime di trattazione delle udienze che - come avevano messo in luce le toghe - costringe sia gli avvocati che i consulenti che i testimoni che le parti di restare impegnati per motlissime ore.
«C'è una fittizia e inutile previsione di orari di udienza che non trova riscontro nell'effettiva trattazione della causa – avevano messo in luce gli Avvocati – e poi da parte di alcuni giudici c'è anche il mancato rispetto degli orari di inizio delle udienze». Infine era stato sollevato anche il problema dell'apertura delle cancellerie civili per tre giorni a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), dalle 9 alle 11.  Nella nota gli avvocati chiedono un intervento immediato al presidente del Tribunale e puntano ad un obiettivo: concordare proprio con i giudici di pace l'adozione di protocolli di udienza per scongiurare altri disagi.