Nel corso del fine settimana appena archiviato, una vera e propria tragedia ha sconvolto la comunità di Artena: mentre si trovava su un'ambulanza che lo stava trasportando dall'ospedale di Colleferro allo "Spallanzani" di Roma, Emanuele Selci - meglio conosciuto come "Steccò" - è morto, lasciando nel dolore la compagna, i due figli piccoli, tutti i familiari e una infinita schiera di amici.

In particolare, nella serata di venerdì, Emanuele - soprannominato "Steccò" dal nome del bar in cui lavorava, in via Velletri - era andato in ospedale a Colleferro per un forte mal di testa, arrivato improvvisamente.

Al pronto soccorso, medici e infermieri lo hanno sottoposto ad alcuni accertamenti, per poi decidere il trasferimento all'ospedale capitolino.

Nel tragitto verso Roma, però, le sue condizioni sono peggiorate e, intorno alle 17.30 di sabato, il cuore dell'uomo ha cessato di battere.

Di conseguenza, l'ambulanza ha fatto ritorno a Colleferro e la salma è stata posta a disposizione del magistrato di turno della Procura di Velletri, che ha disposto l'invio del corpo all'obitorio del nosocomio romano di Tor Vergata, dove in queste ore dovrebbe essere effettuata l'autopsia per accertare la causa del decesso.

Intanto, il lutto corre veloce anche sui social network. «Voglio ricordarti come eri, pensare che ancora vivi, che come i vecchi tempi mi ascolti e sorridi» scrive un amico su Facebook. «Ho un dolore fortissimo dentro me - ha aggiunto un'amica -, un dolore che non si può spiegare e colmare: ti ho visto crescere e sapere così la tua morte mi ha ferita nel piu profondo del cuore».