A distanza di un anno e sette mesi dalla tragedia e dalla scomparsa di Eugenio, il pubblico ministero Claudio De Lazzaro, titolare dell'inchiesta sulla morte dell'adolescente, ha deciso di archiviare la posizione dei due indagati accusati di omicidio colposo. Una prospettazione che è stata accolta anche dal giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli. Il magistrato inquirente aveva valutato sulla scorta di una serie di accertamenti, la posizione di Raffaele T. e Laurino C., entrambi denunciati a piede libero subito dopo i fatti e ha tirato le somme degli accertamenti. Non sono ravvisabili secondo quanto sostiene la Procura profili di colpa nel comportamento delle persone sottoposte alle indagini e anche per quanto riguarda i requisiti della prevedibilità ed evitabilità dell'evento infausto. Sempre secondo quanto ha sostenuto il magistrato, i giovani che il pomeriggio del 15 dicembre scorso sono riusciti ad entrare sul terrazzo, sono riusciti a giungervi grazie all'effrazione di una porta di ingresso che non è stata dunque lasciata aperta ma è stata forzata da qualcuno. Proprio per questo motivo è molto difficile formulare un addebito di natura colposa agli indagati che dunque escono completamente di scena. La caduta a quanto pare è stata determinata da una imprudenza ed è questa la conclusione a cui è arrivato il magistrato inquirente.
La decisione
Latina, morte di Eugenio Mucci, il gip accoglie la richiesta del pm e archivia
Latina - Due indagati erano accusati di omicidio colposo. Il dramma nel dicembre del 2016