Restano in carcere e niente arresti domiciliari. L'istanza è stata rispedita al mittente. La richiesta presentata dai legali di due dei quattro imputati, accusati del furto messo a segno nell'abitazione dell'avvocato Palumbo che era poi finito con l'omicidio di Domenico Bardi, 41 anni di Napoli, ucciso al termine del raid nell'appartamento del professionista pontino, è stata respinta. Le difese puntavano ad una misura cautelare meno afflittiva per Salvatore Quindici e Giuseppe Rizzo, entrambi originari e residenti a Napoli nel quartiere Traiano e che sono detenuti in carcere con l'accusa di furto aggravato dopo che il Riesame aveva derubricato da rapina impropria.  A pesare nella scelta del magistrato che nelle scorse settimane aveva giudicato e condannato i quattro presunti responsabili, sono stati anche i precedenti penali di Rizzo e Quindici; adesso il collegio difensivo ha impugnato il diniego del gip e ha presentato appello. Gli arresti domiciliari erano stati concessi invece ad Antonio Bellobuono e Mariarosa Autore entrambi incensurati ma che comunque erano entrambi presenti a Latina quando erano avvenuti i fatti. Quando saranno depositate le motivazioni della sentenza, le difese impugneranno la decisione del giudice e presenteranno ricorso in Corte d'Appello.