Nuovo sopralluogo ieri al Grand hotel Virgilio, la struttura alberghiera in cui l'11 luglio durante un bagno in piscina è morta la 13enne di Frosinone Sara Francesca Basso. Accompagnati dai carabinieri della Stazione di Sperlonga, i consulenti nominati dalla Procura di Latina hanno eseguito i primi accertamenti.

Gli ingegneri Remo Calzone e Gabriele Novembri hanno esaminato l'impianto alla presenza dagli avvocati delle quattro persone indagate, controllando la conformazione dell'impianto, il punto di aspirazione dell'acqua che alimenta la vasca idromassaggio e che potrebbe aver fatto da ventosa sulla gamba della tredicenne.

Particolare importante su cui si è soffermata l'attenzione dei consulenti, è il pulsante bianco presente nella vasca idromassaggio, col quale il circolo dell'acqua viene attivato, oppure spento ponendo fine all'aspirazione. E su questo elemento potrebbero porsi degli interrogativi. Era possibile, con il pulsante bianco, spegnere l'idromassaggio sin da subito? Se Sara Francesca, come ipotizzato, è rimasta sul fondale risucchiata dalla forza dell'aspirazione, sarebbe bastato spingere quel pulsante per consentire il suo ritorno in superficie? Forse è troppo presto per dirlo. Ed è per questo che i consulenti della Procura di Latina a settembre torneranno sul posto per eseguire una simulazione sul funzionamento dell'impianto, per capire se effettivamente, come hanno testimoniato le persone presenti al momento della tragedia e coloro che hanno tentato di salvarle l'adolescente, nonostante la forza di persone adulte, non c'è stato modo di alzare Sara dal fondo.  Sull'impianto sono state eseguite diverse prove empiriche. Altre seguiranno.

Gli ingegneri nominati dalla procura hanno per questo deciso di tornare al Grand hotel Virgilio nel mese di settembre, per eseguire nuove simulazioni. Lunedì scorso, all'hotel si erano recati ispettori del lavoro e funzionari dell'Asl, per effettuare controlli di loro competenza.