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Il delitto

Omicidio a Roma, il gip: Riggione ha colpito la donna con ferocia

Il manico di legno del piccone si è anche rotto. Il corpo della vittima in una pozza di sangue

Omicidio a Roma, il gip: Riggione ha colpito la donna con  ferocia

Prima le percosse con un martello poi ha inferito impugnando un coltello. Emanuele Riggione era una furia quando ha ucciso Elena Panetta. La sua condotta è stata violenta, di fronte al rifiuto della donna che non voleva dargli altri soldi per comprare la droga, lui ha iniziato ha impugnato il piccone e ha colpito al punto da romperne il manico di legno. E' quello che sostiene il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Laura Matilde Campoli nella ricostruzione dei fatti e nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dell'uomo che ha confessato tutto davanti al pm Valerio De Luca. Il magistrato ha accolto la prospettazione dell'accusa e ha ripercorso i fatti del brutale omicidio avvenuto domenica sera in un appartamento in via Corigliano Calabro a Roma dove Riggione viveva insieme alla donna anche se tra i due non c'era alcun rapporto sentimentale.

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