Ha scatenato il panico in casa, minacciando la madre e il fratello e mettendo a soqquadro l'abitazione. Non contento, ha poi tentato due rapine e alla fine è stato arrestato dalla Polizia del commissariato locale. E deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, tentata rapina e rapina aggravata. Nei guai G.E. 28enne di origini albanesi ma residente a Fondi da 20 anni. 

Tutto è partito giovedì da una chiamata al centralino di soccorso pubblico "113" del Commissariato di P.S. di Fondi che segnalava una violenta lite presso una abitazione della zona di Borgo Sant'Antonio.  I poliziotti della Squadra Volante, giunti immediatamente sul posto, constatavano effettivamente la gravità dei fatti. Un giovane, G.E. di 28 anni, già conosciuto per il suo cospicuo curriculum criminale, dopo aver litigato per motivi economici con la madre ed il fratello minore, peraltro con disabilità, preso dalla rabbia aveva completamente messo a soqquadro l'intera abitazione, mandando in frantumi suppellettili, porte e finestre, arrivando addirittura a minacciare di morte i propri congiunti. Nonostante la presenza dei poliziotti, il citato cittadino straniero ha impugnato un grosso asse di legno, con il quale tentava di colpire violentemente alla testa il proprio fratello ma, grazie alla prontezza degli Agenti, vanamente.

Alla luce dei fatti descritti il giovane albanese, in accordo con l'Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto alla misura cautelare dell'allontanamento dalla casa famigliare e contestualmente denunciato in stato di libertà per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e danneggiamenti.
Alle successive ore 21.00 circa, il centralino di soccorso pubblico "113" è stato ancora sollecitato da parte di un cittadino di Fondi che aveva da poco subito un tentativo di furto della propria autovettura da parte di un giovane di nazionalità straniera.
Subito dopo un altro giovane di Fondi ha richiesto l'intervento della Polizia di Stato, in quanto poco prima uno straniero minacciandolo con un coltello lo aveva rapinato della propria autovettura, dandosi alla fuga in direzione di Terracina.
Dalle descrizioni fornite dalle vittime, gli agenti hanno individuato nel giovane albanese l'autore dei fatti descritti, verosimilmente intenzionato a tornare presso la propria abitazione per aggredire nuovamente i suoi familiari. L'intenzione degli operanti si è rivelata felicissima; infatti, a circa un chilometro dall'abitazione di Borgo Sant'Antonio, è stata intercettata la vettura rapinata al giovane fondano, condotta proprio dal giovane albanese, il quale è stato bloccato, senza non poche difficoltà.
All'interno della vettura è stato rinvenuto il coltello utilizzato per compiere la rapina.

Stavolta nei confronti di G.E. è scattato l'arresto in ordine ai reati di tentato furto aggravato e rapina aggravata, con conseguente traduzione presso la casa circondariale di Latina a disposizione della Competente A.G..
Sono in corso ulteriori accertamenti tesi a verificare il coinvolgimento della persona in narrativa in un'altra rapina, commessa a Roma, quando venne sottratta con violenza una moto di grossa cilindrata. E proprio lo stesso motociclo ricompare in zona Salto di Fondi nel primo pomeriggio di lunedì scorso, quando gli Agenti della Polizia Locale, sono stati chiamati ad intervenire, in seguito ad un sinistro stradale tra un'autovettura e la moto rapinata, condotta anche senza patente proprio dal giovane albanese residente a Fondi.