Evitare l'abbandono di scarti alimentari nella natura o sul bordo delle strade. È questo l'appello formulato dai vertici del Parco dei Castelli Romani, in virtù del ritrovamento di diversi accumuli di cibo abbandonato, ritenuti pericolosi sia per l'uomo che per gli animali.
«All'interno di un'area naturale protetta, popolata da diverse specie di fauna selvatica, tra cui i cinghiali, il cibo lasciato in prossimità di strade trafficate rappresenta un serio pericolo sia per gli animali che per l'uomo. L'argomento - spiegano dall'ente Parco - è stato già ampiamente trattato in passato, tanto che il Parco aveva invitato i Comuni dell'area a emanare delle ordinanze con il divieto di lasciare cibo in strada e in prossimità di abitazioni vicine ai boschi, per non attirare gli animali ed evitare incontri ravvicinati con le relative conseguenze. Alcuni Comuni dell'area lo hanno già fatto, altri devono ancora provvedere».
Qual è, dunque, il pericolo più concreto? «Gli animali, attratti dalla presenza di cibo, si avvicinano incuranti del pericolo che corrono, creando grossi problemi in particolare agli automobilisti. Le ore notturne - proseguono dal Parco - sono quelle ritenute più a rischio, sia per la mancanza di luce che limita la visibilità delle strade, sia perché di notte escono allo scoperto con più facilità essendo il momento della giornata in cui c'è meno gente in giro e meno rumore». Tra l'altro, concludono dal Parco, «il foraggiamento artificiale della fauna selvatica è inoltre sconsigliato in quanto, aggregando gli animali, aumenta il rischio significativo di trasmissioni di malattie, che possono sfociare in situazioni epidemiche».