Finalmente una storia a lieto fine per Bingo, un cane randagio che si è trasferito nella Capitale. A raccontarla a Latina Oggi Antonella Casale, componente del direttivo del Comitato Europeo Difesa Animali degli Aurunci. Una vicenda che è avvenuta qualche giorno fa, in piazza San Martino di Ventosa, frazione di Santi Cosma e Damiano. «C'era un randagio- spiega Antonella Casale- che vagava per Ventosa; aveva un collare, era in ottima forma e somigliava ad un labrador. Si faceva accarezzare dai bambini e mostrava un atteggiamento mansueto. Del destino di questo cane se ne è parlato ed era stata prospettata l'ipotesi di una eventuale adozione, nel caso nessuno ne denunciasse la scomparsa. Evidentemente qualcun altro l'ha pensata in maniera diversa, mettendo in atto un piano per liberarsene. Infatti- continua la signora Casale- una autovettura, con tre individui a bordo, si è avvicinata al cane e due di loro, con una fune, hanno cercato di accalappiare l'animale per farlo salire a bordo. Qualcuno se ne è accorto ed ha chiesto ai tre cosa intendessero fare. La risposta è stata che volevano trasferirlo nel centro storico di santi Cosma e Damiano perchè ha aggredito un cagnolino, morde i bambini e faceva i suoi bisogni in alcune zone della piazza. Le persone intervenute hanno cercato di dissuadere il terzetto, le cui intenzioni lasciavano prevedere più che un abbandono un altro destino. I toni si sono alzati, anche perchè i tre protagonisti dell'episodio non volevano capire che stavano commettendo un reato. Nella piazza erano presenti, persone locali e alcuni villeggianti. Tra loro c'era Annamaria che ha provveduto a mettere in sicurezza il cane, fino a che non sarà trovata una soluzione». Ma come ha poi raccontato Antonella Casale, la soluzione è giunta poco dopo ed anche con un finale positivo. «Infatti- ha aggiunto l'esponente del CEDA Aurunci- il cane è stato adottato da Paola, una signora residente a Roma. Ora Bingo avrà una famiglia che provvederà a lui. I gesti di civiltà si imparano soprattutto dall'esempio. Scriveva Gandhi "il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui si rispettano i propri animali". E' una grande verità sulla quale in tanti debbono meditare».