Ha detto di non ricordare quello che è accaduto e che era in stato confusionale perché assume dei farmaci. Ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota si è svolto l'interrogatorio di garanzia nei confronti del giovane di 28 anni di Latina, arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Latina per aver cercato di uccidere la zia mentre stava dormendo. «Una triste storia familiare», così era stata definita dal maggiore Carlo Maria Segreto che aveva condotto l'inchiesta dopo la denuncia presentata alcune settimane fa quando l'indagato aveva tentato di strangolare una zia con cui condivide la camera da letto che però aveva reagito facendo cadere a terra e mettendosi in salvo. Era stato un episodio, l'ennesimo, molto allarmante e che ha indotto i familiari ad affrontare il problema del ragazzo.  Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, titolare dell'inchiesta ha chiesto nei giorni scorsi un incidente probatorio al gip che disporrà una perizia nei confronti dell'indagato che è difeso nel procedimento dall'avvocato Adelino Maragoni. L'obiettivo è accertare le capacità del giovane che soffre di un disturbo di personalità dovuto anche all'abuso di alcol. In passato il giovane ha cercato anche di ferire il papà impugnando un forcone. Il clima in cui vivevano i familiari - come hanno raccolto anche gli investigatori che hanno preso a verbale le vittime - era di altissima tensione.