Da quando è uscita la notizia dell'arresto dell'aguzzino del cane Lucky e anche del nome dell'avvocato che assiste l'uomo, finito in carcere con l'accusa oltre che di aver ucciso l'animale anche di aver abusato sessualmente della moglie e delle figlie, la tempesta dei social network non si è mai fermata. A colpi di minacce e intimidazioni.  Ancora una volta come era accaduto in passato per un altro avvocato pontino che invece aveva difeso un pirata della strada, anche lui diventato il bersaglio sul web e non solo di una serie di minacce, nelle ultime ore la situazione è diventata incandescente ed estrema.  Non mancano le reazioni all'arresto ma anche gli insulti e le minacce all'avvocato. «La difesa è un diritto di tutti - sostiene il legale Giovanni Codastefano nominato d'ufficio e che del caso ha informato anche il consiglio dell'Ordine degli Avvocati - difendere un imputato non significa per questo condividere il fatto e all'avvocato che accetta un simile mandato va fatto un plauso per la professionalità e che poi d'ufficio è obbligatorio». Il professionista pontino ha chiesto all'Ordine una presa di posizione.