Sono davvero ingenti i danni causati dal maltempo che ha sferzato i Castelli Romani, ma anche le periferia di Cisterna di Latina e Aprilia, nel tardo pomeriggio di mercoledì.

Mentre è ancora in corso la conta dei problemi causati da un'ora di vento fortissimo e di pioggia battente, la Giunta comunale di Velletri e il sindaco Lanuvio hanno deciso di mobilitarsi, chiedendo alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Il primo a muoversi è stato il primo cittadino di Lanuvio, Luigi Galieti, che ha subito scritto al presidente Nicola Zingaretti per chiedere l'attivazione di un tavolo di crisi territoriale e un sostegno concreto della Regione, visto che grandine e tromba d'aria hanno distrutto coltivazioni di kiwi, vigne e altri tipi di colture. Tra l'altro, sul sito del Comune hanno già fatto appello agli agricoltori danneggiati dal maltempo, affinché vengano inviate testimonianze entro e non oltre il 31 agosto prossimo.

A Velletri, dove il maltempo ha creato danni anche alle strutture, la Giunta guidata dal sindaco Orlando Pocci (Pd) ha deliberato la richiesta di stato di calamità naturale. In città, infatti, sono davvero centinaia le aree agricole danneggiate, ma anche gli alberi caduti e i problemi per abitazioni, serre e capannoni. Tra l'altro, il vento ha anche portato alla distruzione del monumento in ricordo dei Martiri di Pratolungo, totalmente abbattuto e che dovrà essere ricostruito, vista la sua importanza.

Dal direttivo dell'Aspal - l'associazione dei produttori agricoli del Lazio - sono poi arrivate ulteriori delucidazioni rispetto ai danni registrati, evidenziate a margine delle parole del presidente Stefano Giammatteo, riportate ieri su queste colonne. «Stavolta, a differenza delle grandinate di qualche mese fa, c'è stata una zona molta più vasta colpita dall'ennesima calamità naturale che si è abbattuta sulle produzioni agricole. Oltre alla grandine violenta, abbiamo dovuto fare i conti con una tromba d'aria impressionante, che ha scoperchiato tetti dei capannoni, reti antigrandine, serre, e danneggiato anche qualche casa di campagna. Al momento, non siamo in grado di quantificare i danni subiti con precisione, ma sicuramente parliamo di svariati milioni di euro. Da una prima, breve ricognizione dei danni subiti dagli agricoltori, sembrerebbe che il Comune di Velletri sia quello maggiormente colpito, ma anche nei Comuni di Lariano, Latina, Cisterna, Lanuvio, Aprilia e Cori ci sono stati, in alcuni punti, danni evidenti sulle nostre produzioni agricole. Invitiamo tutti gli agricoltori che hanno subito danni - concludono dal direttivo dell'Aspal - a denunciare tutto ciò al Comune di competenza dove risiede la loro azienda immediatamente».