Parte della spiaggia del porto di San Felice Circeo è interdetta a causa del rischio crolli e per questo motivo è stata recintata. Nonostante ciò, c'è chi continua a sistemarsi lì con asciugamano e ombrelloni. Almeno fino a qualche giorno fa, quando è scattato il blitz della capitaneria di porto che ha elevato parecchie sanzioni amministrative, tra l'altro anche piuttosto "salate".
Il divieto e i rischi
È il 12 luglio 2014 quando il sindaco firma l'ordinanza d'interdizione della scogliera e di parte della spiaggia a ponente del porto turistico. Il provvedimento amministrativo arriva dopo un sopralluogo effettuato dal geologo Nello Ialongo, che ha evidenziato la presenza di «ammassi rocciosi in condizione di instabilità». Un anno dopo, a seguito di un ulteriore monitoraggio, emerge che la situazione si è aggravata. Il Comune di San Felice dovrebbe spendere, stando al progetto di cui si parlava tre anni fa, poco meno di 400mila euro per mettere in sicurezza la zona. L'Ente ha sperato nei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Lazio, ma ad oggi, nonostante siano passati ormai quattro anni, la situazione è rimasta immutata e l'area è interdetta.
Bagnanti imprudenti
L'interdizione, dicevamo, molto spesso non viene rispettata. Questo nonostante l'installazione di una recinzione a 25 metri dal muretto in pietra che corre alla base del pendio. Ogni giorno, soprattutto nei periodi "di punta", c'è chi decide di posizionarsi nella zona vietata. qualche giorno fa mattina sono scattati i controlli della capitaneria di porto di San Felice Circeo, guidata dal comandante Antonio Caserta e coordinata dal tenente di vascello Alessandro Poerio, alla guida dell'ufficio circondariale marittimo di Terracina. Tante le multe elevate dai militari, ciascuna dell'importo di circa 200 euro. I controlli proseguiranno.