Una piantagione di 1250 piante di marijuana era stata posta sotto sequestro a fine giugno dagli agenti di Polizia di Roma nelle campagne di Cisterna. Ieri il tribunale del riesame di Latina ha disposto la revoca dei sigilli a seguito delle analisi richieste peraltro anche dalla stessa procura della Repubblica del capoluogo e che hanno accertato ciò che il proprietario, un uomo residente a Cisterna, aveva da sempre sostenuto: quella non era marijuana ma canapa light ovvero marijuana legale. Le risultanze analitiche hanno infatti accertato che il valore di Thc, il principio attivo con effetti psicotropi, era inferiore ai livelli fissati dalla legge per le sostanze illecite. Si tratta di uno dei primi casi in tutto il paese che riguarda il sequestro ed il relativo dissequestro di piante di cannabis legale dopo le novità introdotte dalle nuove leggi nel 2016 che hanno dato il via al boom del business della cannabis legale. La canapa con valori percentuali di Thc tra 0,2 e 0,6 Si può coltivare senza alcun tipo di autorizzazione. Ma in assenza di un precedente riscontro analitico o di una comunicazione ufficiale da parte del proprietario la canapa si presenta esattamente uguale alla pianta della sostanza stupefacente e solo Le analisi possono decretarne il rispetto dei valori fissati dalle norme. Prendendo atto delle risultanze analitiche quindi il tribunale di Latina ha disposto il dissequestro della piantagione.
Cronaca
Marijuana, prima il maxi sequestro, poi la revoca
Cisterna di Latina - Gli agenti di Polizia di Roma avevano effettuato controlli in casa di un residente di Cisterna e avevano trovato 1250 piante di “erba”