Sono terminati poco fa (12 settembre 2018), a Pomezia, i lavori di messa in sicurezza del sottopassaggio della Pontina nella zona di via Spaventa, di fronte all'hotel Selene.

In particolare, dalle 7.30 del mattino, gli operai dell'Astral hanno provveduto a consolidare gli intonaci che si stavano staccando, creando problemi per i veicoli in transito. La staticità e la stabilità del ponte, invece, erano state accertate già nel pomeriggio di lunedì scorso.

A comunicare la conclusione dei lavori è stato il Comune di Pomezia.

Inizia a farsi più chiara la situazione legata al sottopassaggio della Pontina all'altezza dell'hotel Selene, nella zona di Pomezia. In particolare, dopo i sopralluoghi messi a punto nella serata di ieri - 10 settembre 2018 - l'Astral ha escluso qualsiasi problema di carattere strutturale.

Le criticità che hanno portato alla chiusura della parte sottostante al ponte da parte della polizia locale, dunque, restano legate alla caduta di pezzi di calcestruzzo: di conseguenza, sarà necessario mettere in sicurezza l'area e ripristinare l'intonaco prima di riaprire al transito la strada.

«Astral inizierà i lavori domani, 12 settembre, alle ore 7.30 - ha evidenziato il sindaco, Adriano Zuccalà -. Siamo consapevoli che la chiusura del sottopasso crea disagi al traffico, ma l'incolumità pubblica è al primo posto. Quindi la riapertura ci sarà esclusivamente a lavori di messa in sicurezza e ripristino conclusi».

di: Francesco Marzoli

Circa un'ora fa (10 settembre 2018), gli agenti della polizia locale di Pomezia hanno chiuso al transito il sottopassaggio di via Silvio Spaventa (per intenderci, quello nei pressi dell'hotel Selene, ndr) in quanto sono necessarie delle verifiche da parte del personale dei vigili del fuoco, prontamente giunti sul posto.

Nello specifico, dal ponte della Pontina sono caduti alcuni calcinacci, che hanno subito preoccupato gli automobilisti, pronti a segnalare la faccenda al Comune.

Di conseguenza, si è mossa la macchina dei soccorsi, anche se sembrerebbe escluso qualsiasi rischio per la stabilità della struttura.

di: Francesco Marzoli