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Il fatto

Ha ucciso Lucky, il Tribunale del Riesame nega la scarcerazione

La difesa in sede di processo punta al rito abbreviato condizionato ad una perizia

Ha ucciso Lucky, il Tribunale del Riesame nega la scarcerazione

Resta in carcere l'uomo di 68 anni di Latina arrestato lo scorso agosto dai carabinieri della Forestale per violenza sessuale sulla moglie e poi per essersi masturbato davanti ad alcune minori a casa.  E' quello che hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame di Roma che hanno accolto in pieno la prospettazione accusatoria da parte della Procura e hanno rigettato l'istanza presentata dall'avvocato Giovanni Codastefano che assiste l'uomo e che aveva impugnato il provvedimento restrittivo richiesto dal pubblico ministero Giuseppe Miliano e firmato dal giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone.  A Roma nei giorni scorsi, il legale ha inoltre depositato una documentazione medica relativa al quadro psichico del proprio assistito che è estremamente grave come certificato anche dalla Asl.
Come era prevedibile l'impianto accusatorio ha tenuto in pieno sulla scorta degli elementi raccolti in fase di indagini preliminari: dalla denuncia presentata dalla moglie dell'uomo che ha riferito di aver vissuto per oltre 18 anni in un clima di grande paura e intimidazione, alle dichiarazioni rilasciate da alcuni minori che avevano raccontato che in alcune occasioni l'uomo mentre era a casa e davanti ai loro occhi si era masturbato. Nel fascicolo erano finiti anche i maltrattamenti del cane Lucaky che era stato gettato in un cassonetto della spazzatura e poi era morto.  

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