Resterà in ospedale affidato ai reparti di Ortopedia e Traumatologia del "Goretti" il 53enne che l'altro giorno è stato assalito da un rottweiler. Le sue condizioni sono definite gravi, ma non tali da metterne a rischio la vita. La copiosa perdita di sangue e le lesioni legate ai vari morsi ricevuti avevano fatto temere in un primo momento il possibile coinvolgimento di qualche arteria o di qualche organo. La violentissima aggressione ha portato il cane a strappare interi lembi di pelle, carne e muscoli. Una rabbia che deve sicuramente aver sorpreso anche la stessa vittima dato che quel cane è il cane di famiglia del fratello, accudito anche dal nipote. Cosa possa aver portato il rottweiler a scagliarsi contro l'uomo al momento è ancora da accertare. L'aggressione è avvenuta nella casa di famiglia, dei genitori della vittima. Prima che i parenti del 53enne riuscissero ad allontare l'animale, l'uomo era stato ferito alle gambe, alle braccia, alle mani e alla testa. All'arrivo dei soccorsi era in un lago di sangue dolorante. E' scattata la corsa al pronto soccorso ed il ricovero.
Da quel momento il fratello dell'uomo ha rinchiuso il rottweiler all'interno di un recinto in attesa di capire cosa decideranno sia le autorità che il Servizio veterinario. L'intera famiglia di Gino anche ieri era accanto a lui in ospedale. Abbiamo raggiunto al telefono la madre della vittima che si è detta troppo scossa per rilasciare dichiarazioni, ha solo voluto «ringraziare Dio perché se Gino si è salvato è solo per grazia divina, per un miracolo».
Messaggi di sostegno e incoraggiamento in attesa di ricevere notizie sul miglioramento del quadro clinico dell'uomo da ieri arrivano anche sui social network dove, tra l'altro, qualcuno si lascia andare a commenti anche fuori dalle righe. Senza ancora aver accertato esattamente i fatti, c'è chi invoca la soppressione di questa razza. C'è chi se la prende per la scelta della foto di archivio insinuando che si voglia far «passare i cani come delle bestie quando l'immondizia sono solo gli esseri umani». C'è anche chi, mostrando una più condivisibile pacatezza ricorda che trattandosi di razze particolari non tutti sono adatti ad allevare, accudire e addestrare certi tipi di cane così come è importante sapere che in presenza di animali ci sono delle piccole regole di comportamento. Poi è chiaro, gli imprevisti accadono e nessuno può essere sicuro di come reagirà un animale a qualche stimolo visivo, uditivo o olfattivo. Saranno comunque gli enti preposti a valutare il caso in questione e a decidere il destino del cane che da giovedì è stato rinchiuso nel recinto dell'abitazione dei suoi padroni.