Una lettera minatoria, contenente un proiettile e un messaggio con su scritto "Stai zitta". Tanto avrebbe dovuto ricevere ad agosto Marina Inches, all'epoca in forza ad Anzio come segretario generale e oggi incaricata dello stesso ruolo nel Comune di Ardea, dove fino a qualche anno fa aveva occupato il medesimo posto.
A scoprire la lettera è stato un postino di Pomezia: il proiettile, infatti, è uscito dalla missiva e, di conseguenza, il tutto è stato consegnato ai carabinieri di zona, che poi hanno interessato dell'accaduto i colleghi di Anzio, col capitano Lorenzo Buschittari - comandante della locale Compagnia, ndr - che da quel giorno sta coordinando le indagini che vanno avanti senza sosta e sotto il massimo riserbo.
La notizia, però, da qualche giorno ha trovato una forte eco mediatica e, di conseguenza, sono decine i messaggi pervenuti per esprimere solidarietà alla Inches.
Primi fra tutti quelli dei sindaci di Anzio e Ardea.
«Nell'esprimere la solidarietà e la vicinanza del Comune di Anzio a Marina Inches, con la quale non c'è stato neanche modo di avviare un rapporto di collaborazione, vista la sua libera scelta di trasferimento in un altro ente, auspico che le autorità competenti facciano luce su una serie di episodi che si sono verificati, nel corso degli anni, prima del mio insediamento. Rispetto al segretario generale, la nuova amministrazione, fin dai primi giorni, si è trovata davanti alla necessità di espletare tutte le procedure per la sostituzione. Nonostante questo, in prima persona, ho atteso fino all'ultimo istante per dare modo al segretario di ripensarci, salvo poi apprendere, da un comunicato stampa del sindaco di Ardea, dell'avvenuto trasferimento. Durante il mese di luglio, viste le ferie della dottoressa e la sua attività in altri enti - ha affermato Candido De Angelis -, non abbiamo neanche avuto il modo di avviare l'attività amministrativa; mi risulta difficile, se non impossibile, collegare i fatti accaduti con l'attività della nuova amministrazione, che in quei giorni non era praticamente neanche iniziata. A tal proposito colgo l'occasione per ringraziare il segretario generale del Comune di Nettuno, Alberto Vinci, per la sua preziosa collaborazione, resasi necessaria per sostituire la collega in alcune attività dell'ente. Sono isituzionalmente vicino a Marina Inches, che prima di essere un funzionario dello Stato è una donna e una mamma, con la speranza che, al più presto, chi ha commesso questo vergognoso atto venga individuato e assicurato alla giustizia».
«E' giusto che le istituzioni siano vicine a una grande servitrice dello Stato come Marina Inches - ha dichiarato Mario Savarese -. Il suo lavoro è sempre stato a sostegno della legalità: quanto è avvenuto contro di lei è la testimonianza che bisogna sempre tenere alta la guardia. E' in momenti come questi che la vicinanza a una persona dalla grande professionalità e integrità morale come Marina Inches penso debba essere unanime».
Anche il sottosegretario al ministero degli Interni, Luigi Gaetti, ha espresso la propria solidarietà alla Inches, così come sono intervenuti alcuni politici di Anzio e Ardea e rappresentanti del mondo associativo e sindacale.