Chi non ha mai desiderato acquistare un prodotto, magari tecnologico, ad un prezzo molto più basso rispetto a quelli di mercato? A Terracina sono almeno una settantina le persone che si sono affidate a un concittadino - che fa parte del sistema piramidale «buy and share», in italiano «compra e condividi - pagando in anticipo della merce, come notebook, smartphone ma anche mobili, che solo in alcuni casi è arrivata a destinazione. E adesso la maggioranza di questi clienti truffati, una trentina dei quali ha costituito un gruppo ad hoc su WhatsApp per condividere le fregature subìte e che nel loro caso possono essere quantificate intorno ai 70mila euro, si è rivolta agli avvocati facendo partire denunce e ingiunzioni di pagamento, anche se tutti sanno che sarà molto difficile poter riottenere il denaro versato. «L'importante è fermare il giochetto - hanno spiegato all'unisono alcune delle vittime della truffa - perché ci risulta che il personaggio in questione non abbia intenzione di fermarsi qui».
Vediamo allora di capire in dettaglio in cosa consiste questo sistema lecito - di cui si stanno moltiplicando i siti online - ma da prendere con le molle visto che ogni cliente diventa di fatto complice del meccanismo. I prodotti maggiormente venduti con il «buy and share» sono gli apparecchi elettronici. Questi shop offrono due tipologie di acquisto: l'acquisto immediato e la prenotazione al «prezzo share it». Con la prima modalità il cliente può acquistare il prodotto a prezzo pieno senza godere di alcuno sconto, mentre la seconda opzione consente di accedere all'oggetto scontato di circa un terzo del prezzo di vendita. Nei casi riscontrati a Terracina lo sconto garantito era del 30%. Dopo aver pagato, l'utente viene inserito in una lista e il prodotto pagato viene spedito quando viene raggiunto il prezzo pieno dell'oggetto, ovvero quando altri clienti, a loro volta, prenotano un prodotto nel portale fino al raggiungimento completo della cifra. Si crea dunque una sorta di schema piramidale che teoricamente tende ad allargarsi all'infinito. Ad un certo punto, però, diventa impossibile compensare determinati ordini e molti acquirenti rimangono a bocca asciutta. In questi casi, l'utente dovrà spendere un prezzo superiore a quello di vendita per non perdere del tutto i soldi già versati. Quindi, in modo concreto, quello che sembra uno sconto in realtà non lo è: il prodotto viene pagato a prezzo intero con la commissione prevista dal sito solo che il costo viene suddiviso tra più persone. Solo una tra queste - la persona che ha prenotato per prima il prodotto versando la prima cifra - lo riceverà, a volte in pochi giorni lavorativi ma nella gran parte dei casi dopo settimane o mesi dal pagamento.