La lista è già lunga e adesso rischia di diventare addirittura chilometrica se dovessero intensificarsi i giorni di pioggia. L'elenco delle strade dissestate a Terracina, sia al centro che nelle zone periferiche, sta diventando infinito come le segnalazioni, e le proteste, della cittadinanza. Una gigantesca «groviera» che continua a mettere a rischio l'incolumità di persone e mezzi. L'amministrazione comunale, e nello specifico l'assessore ai Lavori pubblici Luca Caringi, sta cercando di correre ai ripari con dei veri e propri «rattoppi» - come quello che ha visto l'asfaltatura di via Roma solo nella carreggiata di transito e non nelle aree parcheggio - per risparmiare bitume alla luce del budget ridotto a disposizione.
Capitolo via Badino. Inutile girarci intorno, è la vera priorità, come testimoniato anche dai numerosi appelli dei cittadini. E' una delle arterie più importanti e strategiche della città per la sua lunghezza e per le tante residenze e attività commerciali che la costeggiano, e versa in condizioni pietose a causa di buche, avvallamenti e dossi (questi ultimi a causa delle lunghe radici degli alberi). Il progetto per la sua riqualificazione è stato approvato in Giunta lo scorso gennaio con una spesa prevista di circa 500mila euro e adesso si attende soltanto l'inizio dei lavori.
Il resto dello scenario? E' presto detto: non è più rimandabile nemmeno il restyling delle strade considerate meno «urgenti», come testimoniato dalle fotografie che corredano l'articolo e che stanno scatenando una ridda di commenti indignati sui social network. Via Diaz, via Savelli, via Anxur: le loro buche sono solo un piccolo esempio, perché di strade ridotte a un colabrodo ce ne sono per tutti i gusti. Se poi ci spostiamo in periferia allora la situazione diventa, se possibile, ancora più insostenibile. Le voragini di via Ceccaccio ne sono una testimonianza lampante: qui anche i camion rischiano di ribaltarsi. «Ci siamo appellati ai vigili - dicono i residenti - ma si sono limitati a piazzare un birillo di plastica dritto in mezzo alla carreggiata. La buca più pericolosa avrà una profondità di 70, 80 centimetri. Pensate alla sua pericolosità quando si allaga e la profondità diventa, di fatto, incalcolabile».