Piazzare un gps anche se c'è un investigatore privato che sta lavorando per scovare una presunta infedeltà aziendale di una manager può rappresentare un'interferenza privata illecita nella vita delle persone. E' quello che ha deciso ieri pomeriggio il giudice del Tribunale di Latina Giorgia Castriota nei confronti di un uomo, un detective privato del Nord Italia, R.A., queste le sue iniziali, condannato a sei mesi di reclusione a fronte di una richiesta di otto mesi formulata dalla pubblica accusa, rappresentata in aula da Alessio Sterzi che in aula ha ricostruito tutti i fatti: una spy story aziendale. Si conclude così una vicenda che risale al marzo del 2012 quando una donna, una manager del capoluogo che all'epoca dei fatti che aveva 47 anni, assistita dall'avvocato Silvia Siciliano, era stata seguita da un investigatore privato, sorpreso mentre inseriva la cimice sotto la Passat Volkswaghen della donna che era andata ad accompagnare i figli a scuola. Immediatamente era scattato l'allarme ai carabinieri che avevano identificato l'uomo che aveva inserito il dispositivo mentre la donna stava accompagnando i figli a scuola.
Il fatto
Latina, manager spiata da un investigatore privato: arriva la condanna
Latina - L'uomo aveva piazzato un gps sotto la vettura della donna. Pena di sei mesi