Una storia di difficoltà sociale, scoperta "grazie" alla morte naturale del capofamiglia.
E' questo quanto scoperto dalla polizia locale di Anzio a Lavinio, dove una pattuglia coordinata dal comandante Sergio Ierace è intervenuta a margine della segnalazione di una donna 35enne preoccupata in quanto il marito non era tornato a casa.
La Municipale, arrivando in zona, ha subito controllato il giardino della casa, trovando il 69enne pensionato accasciato su un tavolino e privo di vita. Una macabra scoperta, arrivata a distanza di due giorni dal rifiuto del ricovero, da parte dell'uomo, nel pronto soccorso di Anzio, dove era stato accompagnato per difficoltà respiratorie.
I controlli, però, hanno fatto emergere anche una situazione di degrado dell'appartamento di Lavinio, dove oltre all'uomo e alla moglie vivevano i loro quattro figli, tutti minorenni e in età scolare. A preoccupare di più la polizia locale è stata la presenza di tanti rifiuti, cosa che tra l'altro era stata segnalata già qualche mese fa con dei sopralluoghi effettuati nel giardino dell'immobile, dove era stata trovata dell'immondizia: in quel caso, la coppia venne sanzionata, ma nessuno aveva idea di cosa ci fosse in casa.
Chiaramente, la polizia locale ha chiesto l'intervento dei Servizi sociali e, dopo il sopralluogo in loco alla presenza del comandante Ierace, è stata comunicata al Tribunale dei minori la necessità di collocare i bambini in un strutture idonee all'accoglienza dei fanciulli.
Fortunatamente, le visite pediatriche eseguite sui bambini hanno fatto emergere un buono stato di salute, con la necessità di una migliore alimentazione e di cure per alcuni problemi cutanei comunque risolvibili.