Due fascicoli aperti e una persona iscritta nel registro degli indagati per non lasciare niente al caso sulle vittime del maltempo a Terracina. La procura procede per omicidio colposo per le morti di Nunzio Cervoni, 57enne rimasto ucciso a causa della caduta di un pino all'interno dell'auto nella quale si trovava, e per il decesso di Giuseppina De Santis, la 85enne che ha perso la vita all'ospedale "Fiorini" qualche giorno dopo il ricovero a seguito di una caduta all'interno della casa di riposo "Curzio Salvini", nel tentativo di mettersi al riparo dalle raffiche di vento e detriti dell'uragano del 29 ottobre. L'atto dovuto della magistratura si è reso necessario per portare avanti tutta una serie di accertamenti.

Un fascicolo di indagine è stato aperto all'indomani della caduta dei 35 pini sul viale della Vittoria. Un numero alto di alberi abbattuti, tra cui quello che ha causato la morte di Nunzio Cervoni, da cui è stata prelevata la parte radicale, che sarà analizzata da un ingegnere ambientale nominato dalla procura. Dovranno essere controllate le dimensioni e la tenuta delle radici rispetto all'altezza, al peso e alla chioma dell'albero. Si dovrà accertare se le radici hanno subito tagli e di che tipo, nel corso degli anni, durante le operazioni di asfaltatura del viale della Vittoria, e se gli alberi erano ben tenuti e solidi.

Un altro fascicolo è stato aperto invece all'indomani del decesso della signora Giuseppina De Santis. La polizia ha sequestrato la casa di riposo e ha delegato la polizia di verificare che tutte le misure di sicurezza all'interno della struttura fossero operative e garantite. Per la procura di Latina, titolare dell'inchiesta il sostituto Giuseppe Miliano, è un atto dovuto necessario a procedere con tutta una serie di accertamenti. Di fronte a due decessi, è d'obbligo per gli inquirenti svolgere tutti gli accertamenti del caso.