Il servizio di spazzamento e svuotamento dei cestini non è previsto da capitolato d'appalto, pertanto deve essere esternalizzato. Anzi, dietrofront: a occuparsene deve essere la ditta che svolge il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, la quale, proprio per la contestata inadempienza, è stata multata nei giorni scorsi dal Comune di Sperlonga. Un cambio di rotta totale che si evince dagli atti emessi dallo stesso ufficio fra il 2017 e il 2018.
A occuparsi (anche) dello svuotamento dei cestini inizialmente erano i sei dipendenti poi messi in mobilità dopo il tentativo fallito di farli assorbire dalla ditta che a Sperlonga si occupa della raccolta e del trasporto rifiuti urbani. Lo si ricorda anche nella determina 15 del 28 aprile 2017: «Il servizio di spazzamento e svuotamento dei cestini nelle ore mattutine viene espletato da dipendenti comunali, i quali non riescono a coprire anche la fascia oraria dalle 18 alle 24». Nello stesso atto si specifica che a seguito di esternalizzazione della raccolta dei rifiuti «il servizio di che trattasi non risulta contemplato nel capitolato». Di qui l'esigenza, per l'ufficio, di esternalizzarlo con affidamento diretto.
Qualche giorno fa un nuovo atto del settore Tecnologico-Ambientale che appare a dir poco in contrasto con i documenti del 2017. È la determina 235. Il Comune ha applicato delle sanzioni alla ditta contestando il mancato rispetto del capitolato speciale d'appalto. Il motivo? Il 13 ottobre il caposettore Massimo Pacini - si legge - comunicava che «i cestini portarifiuti/escrementi canini non venivano svuotati da diversi giorni dalla ditta incaricata». Sono scattate delle diffide e poi è partita l'esecuzione d'ufficio con dipendenti del settore e relativo addebito alla ditta. La quale, poi, il 24 ottobre ha rappresentato al Comune «di non avere alcun obbligo all'esecuzione del servizio di svuotamento dei cestini, ma che provvederà - come poi ha fatto - ugualmente a tale compito allo scopo di evitare l'applicazione di sanzioni». Quello che sosteneva il Comune nel 2017, in soldoni. Ma nel 2018 l'Ente ha cambiato idea. «Quanto accennato dalla ditta - si legge nella determina - risulta destituito di fondamento alla luce degli atti regolamentari» specificati dal capitolato d'appalto. Che infatti, all'articolo 39 recita: «La ditta appaltatrice dovrà predisporre lo svuotamento dei cestini» e poi puntualizza la frequenza del servizio.
Un'attività che per diversi mesi del 2017, si diceva, è stata invece affidata in maniera diretta a una ditta esterna con conseguenti costi sulle casse comunali. L'Ente ha infatti emesso diversi atti di liquidazione: 20.197,76 euro (aprile, maggio, giugno 2017, determina 54); 99.231,78 (luglio e agosto 2017, determina 138); 34.745,38 euro (settembre 2017, determina 181). Totale: 154.174 euro.
Il caso
Rifiuti a Sperlonga, il pasticcio dei cestini da svuotare
Sperlonga - Atti contraddittori da parte degli uffici: servizio non previsto dal capitolato. Poi il dietrofront