Nessuno ha voluto presentare una domanda per ottenere in concessione le due palestre polifunzionali (A e B) del Palazzetto dello Sport di Nettuno.

Il bando pubblicato dal Comune poco dopo aver concesso l'aggiudicazione provvisoria della struttura con un'altra procedura, infatti, è andato deserto: nessuna realtà sportiva - del territorio e non - ha infatti ritenuto vantaggiose le condizioni offerte dal Comune per dare in gestione la parte superiore dell'impianto di Santa Barbara (nel seminterrato continua a esserci il magazzino comunale, ndr), sulla quale "pesano" diverse questioni aperte, come quella che prescrive l'impossibilità di ospitare eventi con un afflusso di gente superiore alle 99 persone.

Non solo. Diversi aspetti del bando - per la cui stesura, nell'ambito giuridico amministrativo, il Comune si è avvalso del supporto della società Ieopa Srl, incaricata come advisor ai fini della valorizzazione del patrimonio immobiliare immobiliare con una determina del settore finanziario del 19 aprile 2018, dunque all'epoca dell'amministrazione targata MoVimento 5 Stelle - devono essere apparsi piuttosto "duri" da affrontare. In primis, quello che deve aver scoraggiato i partecipanti potrebbe essere l'importo presunto dell'appalto: a detta del Comune, il valore della concessione (puramente indicativo) ammonterebbe a 600mila euro.

Ora, di certo non siamo contabili, ma almeno le piccole società sportive locali difficilmente potrebbero "maturare" un volume d'affari che possa corrispondere al valore presunto della concessione. In più - e forse questo può essere il problema principale -, il concessionario avrebbe dovuto ottenere, entro un anno dalla stipula del contratto col Comune - la certificazione antincendio nel rispetto della normativa vigente. Informalmente, a tal proposito, abbiamo appreso che la spesa da affrontare, per questo tipo di messa a norma, supererebbe i centomila euro: una cifra di non poco conto, che a quanto si evince dal bando (l'aspetto, a dire il vero, non è chiarissimo), non risulta fra quelle che si potrebbero decurtare dal canone d'affitto. E non è tutto. La struttura, infatti, dovrebbe essere interamente dotata del certificato antincendio: dunque, il discorso dovrebbe espandersi anche al seminterrato, escluso da questo bando. Insomma, una serie di questioni "aperte", che probabilmente il Comune dovrà analizzare nel dettaglio in sede di predisposizione del nuovo bando.