Novità in vista per l'ex Divina Provvidenza, il palazzo di Nettuno che volge verso il mare e che è al centro delle cronache locali da diverse settimane.
Oggi (11 dicembre 2018), il commissario prefettizio Bruno Strati ha annunciato che, entro una settimana, via San Benedetto Menni (la strada che costeggia l'ala ovest dell'edificio, ossia quella frequentata dalle associazioni, dalla Parrocchia Santa Barbara e dal centro anziani) sarà riaperta dopo i lavori di sistemazione del tetto.
Una novità importante, sia per la viabilità che per l'edificio stesso, accompagnata da una "doccia fredda" per le associazioni che hanno impugnato l'ordinanza di sgomero (ossia l'Ibis, il laboratorio teatrale di Rezza e Mastrella e quello di ceramica di Gatti e Silvestri). Queste, infatti, le parole di Strati: «Alle associazioni occupanti i locali della ex Divina Provvidenza chiedo di revocare il loro ricorso - ha spiegato - e di riconsegnare le chiavi dei locali al Comune. In settimana saranno sistemati il centro anziani e la banda. Con le altre associazioni sono pronto a un dialogo fuori dalla ex Divina Provvidenza in attesa dell'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza».
Dal canto loro, le associazioni hanno affisso uno striscione che riporta la seguente frase: "La memoria storica non si vende". Il timore, infatti, sembrerebbe essere quello di un possibile inserimento dell'edificio fra i beni che il Comune potrebbe vendere per fare cassa.