Dalla scorsa estate migliaia di adesivi con la scritta "Uniti contro il pizzo a Latina" sono comparsi qua e là in giro per il capoluogo pontino. A tappezzare la città sono stati i volontari del movimento Addiopizzo, ma non si è trattata di una semplice provocazione sterile e fine a se stessa. Era l'inizio di un percorso di sensibilizzazione e ribellione sociale che, partendo da Palermo, si propone l'obiettivo di provare a stimolare l'opinione pubblica sulla gravità dei fenomeni estorsivi e criminali che si consumano nella città pontina e nei comuni limitrofi, nell'indifferenza quotidiana di tanti.
«Consapevoli del fatto che tale presa di coscienza sociale necessiti innanzitutto dell'azione e del coinvolgimento dei latinensi - spiegano i promotori del movimento - stiamo provando a fare da collante per costituire una rete composta da docenti, studenti, cittadini e operatori economici che cerchi di conoscere più in profondità dinamiche estorsive e fenomeni criminali attraverso cui operano i diversi clan organizzati su Latina; le ricadute mediate e immediate che tali fenomeni hanno sul tessuto economico-sociale, nonché gli strumenti di cui gode il nostro paese per affrontare con serenità e sicurezza un percorso di denuncia e di ribellione alla criminalità organizzata, avvalendosi del sostegno umano e dell'assistenza legale gratuita di Addiopizzo».
L'obiettivo è quello di invertire la tendenza, cancellare l'omertà con una ventata di legalità spinta dalle inchieste che stanno stravolgendo la città. «Siamo consapevoli che fino a quando il contesto culturale e sociale rimarrà indifferente - spiegano ancora i promotori - nessun commerciante o imprenditore troverà il coraggio di ribellarsi a chi, molto spesso con violenza, rende impossibile lo sviluppo socio-economico del territorio in cui viviamo.»
Con gli arresti dell'operazione Alba Pontina della scorsa estate, è emerso come fino a pochi mesi fa siano state commesse molte estorsioni ai danni di operatori economici e persino professionisti. «Va sottolineato che il lavoro di magistrati e forze di polizia ha inferto duri colpi ad uno dei più importanti clan di Latina, quello dei Di Silvio - aggiungono i volontari - ma tutto questo non basta. Occorre infatti che in questo percorso ciascuno faccia la propria parte e noi siamo disponibili a dare il nostro supporto a quei cittadini di Latina che per anni hanno dovuto subire soprusi, minacce ed estorsioni».
Nel frattempo prosegue l'impegno del movimento Addiopizzo su Latina con un ciclo di incontri con studenti, docenti e dirigenti scolastici di tutti gli istituti superiori della città sotto il coordinamento dell'ufficio scolastico regionale di Latina. Momenti di confronto e di approfondimento che dureranno tutto l'anno scolastico e che serviranno a costruire un percorso di conoscenza e di impegno collettivo