La polizia ha arrestato una donna con l'accusa di violenza  e maltrattamenti in famiglia.  I fatti sono avvenuti in via le Vetiche, da dove ieri è giunta una richiesta di soccorso al 113. La telefonata al pronto intervento è stata fatta dal marito della donna che segnalava come la stessa avesse un coltello e fosse pronta a usarlo. 

Giunti immediatamente sul posto, congiuntamente a personale del 118, i poliziotti constatavano la presenza, di un uomo, cittadino italiano del 70, vittima dei maltrattamenti nonché richiedente l'intervento al 113, il quale informava gli operanti che la moglie, dopo averlo aggredito, notato l'arrivo della polizia, si era rifugiata in un appartamento di un altro condomino posto al piano superiore. Rintracciata la donna all'interno dell'appartamento dove si era rifugiata, la stessa, agitata e nervosa nonché in evidente stato di ebrezza alcolica, dava in escandescenze e si gettava in terra iniziando a colpire volontariamente il pavimento con testate, procurandosi una ferita all'occhio sinistro; la stessa, alla presenza dell'anziano condomino che l'aveva ospitata nonché del figlio di quest'ultimo e del personale del 118, cominciava a minacciare gli operatori di denunciarli per averla malmenata; nonostante il tentativo da parte del personale del 118 di tranquillizzarla , la stessa continuava con la sua condotta aggressiva e col tentativo di autolesionarsi; in merito alla lite familiare, il marito riferiva che la donna, in evidente stato di ebbrezza alcolica , lo aveva atteso al ritorno dal lavoro, per cominciare ad aggredirlo verbalmente e poi minacciarlo con un coltello da cucina, nonché ad insultarlo, per futili motivi, il tutto alla presenza del figlio minore della coppia, impaurito e piangente. In particolare l'uomo riferiva agli operatori che la lite era iniziata per futili motivi, che la loro relazione era sempre stata problematica per i continui scatti d'ira della stessa, nonché per l'uso di antidepressivi e bevande alcoliche di cui lei abusa. Una volta tranquillizzata, la donna, accompagnata presso gli uffici della Questura, identificata per D.I. , romena del 72, dopo aver contattato il Pm di turno  Giancristofaro, veniva tratta in arresto per i reati di Maltrattamenti in Famiglia e condotta agli arresti domiciliari presso un familiare della stessa in attesa della convalida da parte dell'Autorità giudiziaria