La scusa per portare a termine la truffa questa volta è stata diversa dal solito. «Ma come non ti ricordi di me...eravamo colleghi». E' con questo stratagemma che ha agganciato un anziano di Latina in via Lido con la scusa che doveva vendergli dei vestiti alla fine si è fatto consegnare 400 euro e gli ha lasciato invece che degli abiti eleganti degli stracci ed è scappato. A distanza di diversi mesi dai fatti contestati, i carabinieri hanno chiuso il cerchio attorno all'uomo: un 59enne originario di Napoli che ha cercato di piazzare due giacche di pelle all'ignaro acquirente presentandogli la vendita come un vero affare: «Mia moglie lavora in un aterlier a Milano, non puoi perdere questa occasione », gli aveva detto e lasciando invece la vittima del raggiro con una busta con dentro due giacche rovinate e con dei buchi. Insomma alla fine è stato un vero e proprio pacco quello che ha portato a termine l'indagato che è stato sottoposto ad una misura restrittiva su richiesta della Procura e firmata dal gip del Tribunale di Latina Gaetano Negro che ha accolto le risultanze investigative dei carabinieri del Comando provinciale di Latina che avevano indagato dopo che l'anziano lo scorso agosto ha presentato una denuncia. I fatti sono avvenuti in via del Lido quando la vittima della truffa è stata salutata da un uomo che era alla guida di un furgone e che sapeva molte cose dell'anziano e per convincerlo che l'affare era fatto, l'uomo ha sottolineato anche che aveva come clienti le mogli di diversi professionisti del capoluogo pontino, proprio per accreditarsi. A quel punto il 79enne è stato in un certo senso ipnotizzato e costretto ad andare al bancomat a prelevare i soldi e a consegnarli all'uomo. I carabinieri sono riusciti a risalire all'indagato già conosciuto negli archivi delle forze dell'ordine.