A tradire Battisti - come hanno spiegato ieri il vicequestore Giuseppe Codispoti dell'Antiterrorismo interno e il primo dirigente Emilio Russo dell'Interpol - è stata la sua passione per le camminate ma anche per le pizze da asporto. A Roma nel quartier generale del polo nazionale anticrimine della polizia, a Roma i due investigatori hanno ripercorso tutte le tappe di una indagine estremamente complicata. «Dai tabulati delle chiamate telefoniche, - hanno detto - quando siamo riusciti a individuare la direttrice per la quale poteva essere passato, abbiamo iniziato una attività di natura tradizionale e abbiamo anche acquisito i tabulati. Avevamo capito le sue abitudini, come quella di ordinare una pizza». Il lavoro è stato a step. «Avevamo individuato due quartieri nel terzo anello di Santa Cruz, una città di tre milioni di abitanti, in cui ritenevamo si trovasse. Con una serie di monitoraggi nel territorio, filmando diverse persone, alla fine lo abbiamo trovato». L'indagine è stata tradizionale ed è partita dai luoghi che pensavamo potesse aver frequentato e sotto la lente di ingrandimento della polizia è passato di tutto fino a quando non sono andati in una locanda e il titolare lo ha riconosciuto. «Sì ha dormito qui», è la risposta che è arrivata. «Il locandiere si ricordava anche che l'uomo che sarebbe poi stato identificato come Battisti aveva l'abitudine di ordinare al telefono una pizza da asporto. Questo lo ha tradito. Dai tabulati del pizzaiolo abbiamo identificato alcune utenze compatibili e una in particolare». Il passaggio successivo è stato quello di non allarmare Battisti mantenendo un basso profilo. «Non volevamo che si allarmasse vedendo volti europei con la polizia locale, e non volevamo che si spargesse la voce che c'erano in giro poliziotti italiani». A quel punto sono scattati una serie di riscontri con i colleghi boliviani che hanno identificato dei sospettati. «No, non è lui», rispondono gli agenti italiani fino al messaggio ricevuto sabato sera, ora italiana., quando i poliziotti boliviani chiedono. «Che dite, è lui'». A quel punto la cattura era fatta. « Abbiamo raffrontato i tratti somatici con quelli che avevamo, e anche se aveva la barba lo abbiamo riconosciuto. La linea del naso, inconfondibile. E' lui, fermatelo, abbiamo risposto».