«Oggi ho consegnato simbolicamente l'euro di risarcimento alla famiglia di Davide Cervia».

Così, sulla propria pagina istituzionale di Facebook, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha annunciato di aver incontrato Marisa Gentile e il padre Alberto, rispettivamente la moglie e il suocero di Davide Cervia (l'ex sottufficiale della Marina Militare Italiana rapito a Velletri il 12 settemnre 1990 e mai ritrovato), consegnando quanto previsto dalla sentenza di condanna per il dicastero da lei diretto a titolo di risarcimento per la famiglia Cervia, in quanto vittima di un'omissione di verità da parte dello Stato.L'Euro è chiaramente simbolico, in quanto i Cervia avevano rinunciato alla richiesta di risarcimento in sede di processo civile, al fine di non mandare prescritto il procedimento.

«E' stato un momento toccante - ha aggiunto il ministero, anch'ella cittadina di Velletri -. Non penso di aver avuto alcun merito particolare, se non quello di riconoscere il diritto alla verità di una famiglia che ha vissuto momenti difficilissimi. Lo Stato deve saper ammettere i propri errori e, soprattutto, deve mostrarsi sempre al fianco dei cittadini».

Queste, invece, le parole di Marisa Gentile: « Grazie ministro, mai mi era capitato in tutti questi anni di incontrare un rappresentante istituzionale con la sua umanità. Grazie a lei abbiamo ridato quel pizzico di dignità a Davide Cervia, un uomo perbene che prima è stato scelto e formato come specialista di armanenti dal nostro Stato e poi è stato 'venduto' come un pezzo di ricambio».