Condanna definitiva per il 39enne ritenuto responsabile del tentato omicidio di un uomo, avvenuto ad Ardea l'8 agosto del 2015.

I giudici della Cassazione, infatti, hanno rigettato il ricorso presentato dall'avvocato dell'imputato, non condividendo in pieno pure le conclusioni del procuratore generale, che chiedeva l'annullamento con rinvio della sentenza d'Appello limitatamente alla circostanza attenuante della provocazione con annesso rigetto delle altre doglianze.

Nello specifico, la Suprema Corte ha sentenziato la conferma della pena di sei anni e 20 giorni di reclusione decretata in Appello, con la quale era stata ridotta la condanna di primo grado.