Che persona cordiale Nicola Spognardi, disponibile con gli amici. E ne aveva tanti qui a Latina. Per anni è stato docente di due importanti enti di formazione professionale accreditati presso la Regione Lazio e la sua docenza era stata indicata dalle aziende, poi amabilmente accolta da entrambi gli enti dietro compenso, come previsto dal contratto e dalla liberatoria che puntualmente l'Ispettorato del lavoro di Latina rilasciava. Nessuno o quasi si salva in questa squallida vicenda: Spognardi è tra gli arrestati ma tutti quelli che sapevano dei suoi «lavoretti» tremano in queste ore o, al meglio, dicono che non lo conoscevano. In realtà che fosse un funzionario borderline lo si era capito da un pezzo: nella prima riunione che la questura di Latina tiene con i sindacati, nella primavera del 2016, viene fuori il nome di un ispettore del lavoro corruttibile. Qualche tempo dopo l'Ufficio di appartenenza, in via Nervi, trasferisce Spognardi dai servizi esterni, ossia i controlli nelle aziende, al Settore vertenze. Ma anche lì lui troverà il modo di farsi spazio.