È stato depositato nei giorni scorsi dagli avvocati della difesa il ricorso al tribunale del Riesame per Ugo Pioli, l'uomo di 60 anni arrestato dai carabinieri di Terracina e ritenuto il detentore dell'arsenale di fucili, pistole, polvere esplosiva e materiale per rapine, rinvenuto lo scorso 13 dicembre in un terreno adiacente l'ospedale Fiorini di Terracina. Massimiliano Fornari e Emanuela Antonioni chiedono la scarcerazione dell'uomo, che si trova in carcere dallo scorso 11 gennaio, ripreso secondo gli investigatori dalle telecamere di videosorveglianza. I legali si oppongono su tutta la linea al materiale che ha convinto il gip Pierpaolo Bortone a disporre la misura cautelare del carcere per l'indagato. Rilevano l'assenza di gravi indizi di colpevolezza, contestano la qualità delle immagini, e il fatto che possa costituire un indizio il fatto che Pioli sia stato trovato con barba e capelli tagliati il giorno della perquisizione domiciliare. Ma non è tutto. Il 60enne addetto alle pulizie, secondo gli avvocati, è da considerarsi estraneo agli ambienti criminali, privo di qualsivoglia spessore legato ad attività illecite, e senza precedenti specifici. Verrebbero perciò a mancare le esigenze cautelari legate alla reiterazione del reato.
Sarà il tribunale a valutare il ricorso presentato dai legali contro le misure scaturite dalla tesi dell'accusa. Un fatto è certo. Ugo Pioli, 60enne, inquilino di una casa popolare nel complesso di palazzine che sorge tra l'ospedale e la stazione ferroviaria, celibe, è un insospettabile.
A coloro che lo conoscono in città, anche in virtù del suo lavoro, non suggerisce certo attività illecite di un certo livello. O il possesso di una pistola mitragliatrice, quattro fucili tra semiautomatici e a pompa, due pistole, un revolver, polvere esplosiva e ancora palette per i posti di blocco, passamontagna e un lampeggiante. Ma questo lo sanno anche gli inquirenti. I carabinieri sono però convinti che il 60enne sia stato la pedina in mano a un gruppo criminale di ben altro spessore. Le indagini puntano a scoprirlo e sgominarlo