«Le nostre due città sono sorelle. Basta rivendicazioni, basta revisionismi, basta divisioni. Ricordiamo lo Sbarco nel segno della fratellanza». Questa frase, ripetuta più volte e in forme più o meno simili dal commissario straordinario di Nettuno e dal sindaco di Anzio, ha contrassegnato con forza le celebrazioni per il 75esimo anniversario dello Sbarco degli Alleati nelle due città del litorale romano e di Tor San Lorenzo.

Bruno Strati e Candido De Angelis, infatti, prendendo le mosse dai numerosi appelli - arrivati anche dal nostro giornale, ndr - per dire "basta" alla solita tiritera della rivendicazione sul nome da attribuire allo Sbarco, hanno voluto sottolineare con forza come occorra tramandare alle generazioni più giovani ciò che è stato raccontato da chi ha vissuto gli orrori della guerra, dello sfollamento, dei rastrellamenti e della morte, ricordando anche chi si è sacrificato per la libertà di questa terra, di Roma e dell'Italia intera.

Le prime celebrazioni, questa mattina, hanno avuto luogo al Campo della Memoria (cimitero di guerra dedicato ai Caduti della X Mas) e al cippo nel Bosco di Foglino, a Nettuno. Sempre in questa città, alle 9.30, il commissario Bruno Strati e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, hanno deposto due corone d'alloro davanti al monumento ai Caduti di piazza Cesare Battisti, prima di spostarsi nell'aula consiliare per una cerimonia.

Alle 10.30, invece, il clou delle cerimonie ha visto come teatro il Cimitero Monumentale Americano, dove le autorità italiane e statunitensi - sotto la supervisione del direttore del Sacrario, Melanie Resto - hanno preso la parola per gridare forte la parola "Libertà", ricordando le undicimila persone circa sepolte nel cimitero di piazzale Kennedy.

Alle 12.30, poi, la cerimonia si è spostata ad Anzio, davanti al monumento ai Caduti di piazza Garibaldi, con le corone deposte dal generale Vecciarelli e dal sindaco di Anzio, Candido De Angelis.