A distanza di meno di 24 ore dal rogo doloso che ha interessato alcuni mezzi dell'azienda "Humana People to People Italia" di Pomezia, sono proprio i vertici italiani della rete che si occupa della raccolta di abiti usati da destinare alle persone bisognose a condannare il gesto.
In particolare, come abbiamo riportato subito dopo il rogo, i mezzi coinvolti nell'atto incendiario e vandalico sono cinque, tutti utilizzati per il servizio di raccolta e trasporto degli abiti usati a Roma: tre sono stati distrutti dalle fiamme, altri due sono stati danneggiati con la rottura dei vetri. Altri tre furgoni, fortunatamente, non hanno subito danni.
«Humana è da anni in prima linea con proposte e azioni concrete che affermano la cultura della legalità e della trasparenza nel settore degli abiti usati - spiega Karin Bolin, presidente di Humana People to People Italia -. Un lavoro instancabile che non può far piacere a chi lucra illegalmente sulla buona fede dei cittadini. La prima vera vittima morale di questo attacco criminale è la cittadinanza romana che, dopo anni di sospensione del servizio in seguito alle vicende di Mafia Capitale, finalmente usufruisce di un servizio di raccolta abiti frutto di una gara trasparente che ha dato il via a un percorso di pulizia della filiera che non deve essere interrotto».
Bolin, poi, ha evidenziato che l'azienda «presenterà un esposto alla competente autorità giudiziaria e si affida alla giustizia e alle forze dell'ordine nella speranza che i responsabili dell'attacco e le reti alle quali fanno riferimento vengano finalmente neutralizzati».
Contestualmente, non è mancata la reazione delle istituzioni locali. «Apprendo con sgomento quanto accaduto nella serata di ieri (22 gennaio 2019) nei magazzini di Pomezia della Humana. Poche settimane fa festeggiavamo con loro il primo posto in Italia per quantità di abiti raccolti e oggi qualcuno ha deciso di mettere in difficoltà il sistema che dà supporto a numerose famiglie e bambini. Abbiamo sentito i responsabili della sede di Pomezia per assicurarci che stessero tutti bene e le forze dell'ordine per gli aggiornamenti sulle indagini. Ringrazio i vigili del fuoco per il pronto intervento. Gli autori di quanto avvenuto non rimarranno impuniti».
Con queste parole, il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, ha commentato l'incendio divampato in via Pontina Vecchia. Un fatto che ha portato il consigliere di minoranza, Stefano Mengozzi, a presentare un'interpellanza che chiede all'amministrazione di mobilitarsi contro quello che ritiene un «vile attentato», al fine di garantire legalità sul territorio.
Dalle 20.40 di oggi, a Pomezia, lungo la via Pontina Vecchia, un incendio sta distruggendo i mezzi della ditta Humana, che si occupa del recupero degli abiti usati depositati negli appositi contenitori.
In particolare, il rogo - che ha tutta l'aria di essere doloso - ha interessato tre furgoncini, mentre altri due mezzi dello stesso tipo sono stati ritrovati coi vetri rotti.
Sul posto, nel giro di qualche minuto, sono intervenuti i vigili del fuoco del Distaccamento di Pomezia e di alcune zone vicine, oltre ai carabinieri della Compagni pometina.
Proprio ai militari, coordinati dal tenente Martina Botti, spetterà la conduzione delle indagini per cercare di fare estrema chiarezza su quanto accaduto.
di: Francesco Marzoli