Non solo il viadotto Anxur, nuovamente chiuso per lavori di consolidamento, potrebbe essere il problema della SS 699 Prossedi-Terracina. L'ex NSA 255 dell'Abbazia di Fossanova, meglio conosciuta da tutti come Frosinone-Mare, presenta infatti, stando alla documentazione fotografica messa insieme dal presidente dell'associazione Liberi e Forti, Giuseppe Anitori, preoccupanti segni di cedimento anche sul viadotto che passa sopra a via Maruti, in località Frasso, nel territorio di Sonnino.
Proprio via Maruti, che passa lì sotto, non è una via primaria. Negli anni scorsi è salita alla ribalta delle cronache per via del suo manto di asfalto dissestato, che rende il transito con le auto assai difficoltoso. Il problema, ancora irrisolto, è soprattutto per le decine di famiglie residenti lungo la strada che non rappresenta uno svincolo di traffico primario. Ciò non toglie che, come documentato da Anitori, passandoci sotto la sensazione non è assolutamente di quelle incoraggianti. Il cemento della parte bassa è ormai staccato e ciò permette di vedere i ferri interni utilizzati per l'armatura dello stesso cemento sensibilmente corrosi dalla ruggine.
Una ruggine che pare chiaro derivare dalle tante infiltrazioni di umidità e acqua di scolo che filtrano attraverso la struttura, come testimoniano muschi e licheni sulle pareti portanti del sottopassaggio. Se il livello di degrado appaia già tale da poter compromettere la tenuta statica della struttura sovrastante, che con la riapertura del viadotto, annunciata per marzo, tornerà a essere ragguardevole, non è dato saperlo a una visione ad occhio nudo, ciò che è certo è che prima di riaprire il regolare transito di un'arteria che con la bella stagione è tra le più transitate dell'intera provincia, sarà bene operare dei controlli approfonditi anche con appositi strumenti. E se i controlli dovessero smentire l'allarme, tanto di guadagnato per la sicurezza.