La Procura di Latina ha impegnato la decisione del giudice del Tribunale che aveva rimesso in libertà il musicista di 32 anni arrestato lo scorso dicembre con l'accusa di aver minacciato e picchiato la fidanzata provocandole la frattura del setto nasale al termine di una furibonda discussione. J.S., queste le iniziali del giovane indagato, difeso dall'avvocato Francesco Pisani, era stato arrestato dalla polizia e poi era tornato in libertà. Dopo la convalida il giudice aveva disposto l'allontanamento dal tetto coniugale dell'indagato e anche il relativo divieto di avvicinamento alla madre dei suoi figli. L'uomo aveva riferito che al momento dei fatti era ubriaco e che sta attraversando un periodo di depressione, aggiungendo di non ricordare nulla di quello che era accaduto perché era sotto l'effetto dell'alcol. E' stato il pubblico ministero Valentina Giammaria, titolare del fascicolo a presentare ricorso avverso la decisione del giudice con l'istanza che è stata inviata al Tribunale del Riesame di Roma. Erano stati gli agenti della Volante ad intervenire e a ricostruire i fatti. L'uomo aveva colpito al fidanzata con alcune testate provocandole la rottura del setto nasale e poi aveva continuato a minacciarla. «Se mi lasci ti do fuoco» le aveva detto. Sono tutti elementi che hanno spinto il magistrato inquirente a presentare ricorso a Roma.
Il fatto
Latina, botte alla compagna. Il pm impugna la scarcerazione
Latina - Un giovane musicista era stato arrestato a Natale, poi la liberazione. Parola al Riesame