Non è solo la Sardegna a protestare contro l'abbassamento vertiginoso del prezzo imposto del latte. Quella cifra inferiore ai 60 centesimi al litro, che ha fatto letteralmente infuriare i pastori della Sardegna, pronti a gettare in strada il prodotto del loro lavoro con gli animali, sta iniziando a far mobilitare anche i pastori di Roma e provincia.

Le prime avvisaglie della crisi arrivano da Artena, città che ha decine di aziende dedite alla pastorizia. Il primo ad aprire i frigoriferi e a gettare a terra litri e litri di latte è stato Santino Latini, titolare dell'azienda di famiglia fondata nel 1971 e che, come dice egli stesso in un video pubblicato su Facebook, oggi rischia seriamente di chiudere i battenti.

«Dalla mungitura andiamo ai frigoriferi - spiega Latini - perché gli industriali hanno portato tutto a condizioni critiche. Penso che l'azienda non possa andare avanti con questo sistema e quindi finisce la storia».

Di conseguenza, Latini ha "stappato" il frigorifero, invitando - insieme ad alcuni colleghi che, come lui, hanno già fatto lo stesso - gli altri pastori alla protesta.