E' ritenuto l'autore di un incendio doloso avvenuto il 25 luglio del 2017 in via Isonzo, alla periferia di Latina. Il giudice del Tribunale di Latina  ha rinviato a giudizio F.M., queste le sue iniziali, residente a Latina. Aveva appiccato il rogo utilizzando liquido infiammabile e nel corso delle indagini che erano state condotte dalla polizia era stato trovato l'innesco e anche un telefono cellulare che dagli accertamenti successivi è emerso che apparteneva all'uomo.  Le sterpaglie che erano andate a fuoco avevano minacciato anche diverse abitazioni della zona e si era reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco che avevano domato l'incendio e avevano eseguito un accurato sopralluogo. Erano stati i poliziotti a repertare l'innesco per le analisi ed era emerso che non era un semplice contenitore ma il tappo di plastica era stato forato per cospargere il liquido e a poca distanza era stato ritrovato anche uno smartphone, appartenente all'uomo. Per un'altra vicenda avvenuta sempre a Latina in via della Striscia, il giudice ha rinviato a giudizio una donna accusata di aver appiccato il fuoco a materiale plastico tra cui delle cassette considerate come rifiuti pericolosi. L'episodio era avvenuto nel piazzale di una azienda e i fatti contestati risalgono al marzo del 2016. Anche per la donna il magistrato ha accolto la prospettazione degli inquirenti e alla fine ha disposto il rinvio a giudizio con il processo che inizierà il prossimo 19 giugno in Tribunale.